La strada ferrata, la strada del cuore. La Cina comincia ad uscire dal suo isolamento millenario e con le prime navi Piccola Tigre arriva in America in mezzo ai lavoratori semi schiavi in cerca di fortuna, divisi tra le lavanderie e la costruzione delle ferrovie.
Travestita da ragazzo si mescola alla comunità cinese alla ricerca del padre scomparso, ma il destino la porta nel nuovo mondo ad incontrare l’amore, un amore che la fa uscire totalmente allo scoperto, rivelando se stessa senza difese al figlio del padrone delle ferrovie.
La interpretazione di Sun Li e’ veramente di ottimo livello ed il regista David Wu conferma la sua abilità ed originalità, dopo un altro bel film, Il Patto dei Lupi, opera particolare anch’essa e fuori da ogni filone già battuto. Il film non piace a tutti, perché dietro la apparente scorza dura appare estremamente romantico, tanto da apparire stucchevole. In realtà lasciandosi trasportare si entra in un mondo di intensa drammaticità e di alti sentimenti che ben rende la cultura cinese, con i suoi tempi lenti, teatrali e ripetitivi.
Il film rappresenta bene l’incontro tra due civiltà e due anime lontane anni luce, la Cina e l’Occidente. L’anima statica, profonda sino alla depressione, votata al sentimento ed alla madre terra da una parte ed il desiderio di conquistare il mondo, di trasformarlo, di vincerlo dall’altra. I due mondi non potranno che sfiorarsi e vincerà l’ineluttabile realismo cinese sulla progettualità americana.
Le scintille di questo incontro fuori dal tempo e dalle convenzioni creano attimi di grande bellezza. Il mondo cinese bene rappresenta il meme blu della tradizione, della stabilità, delle regole, della profondità, della famiglia, della eterna lotta del bene contro il male ed è molto bello vederlo avvicinarsi ad un emergente e giovane meme arancione, il mondo moderno della scienza, della conquista, della avventura egoica e prometeica.
E’ bello vedere che si possono lanciare ponti tra universi paralleli, è bello vedere che l’amore può, fermando il tempo nel momento magico, vincere ogni ostacolo. E nel momento in cui ha perso vince.
Preparate una montagna di fazzoletti se vi volete permettere di entrare nel dramma, rallentando la velocità al ritmo dell’erhu ed aumentando talvolta i battiti del cuore.
Articolo di Massimo Soldati.
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