Tic, Bodywork Transpersonale e Creatività

Un caso clinico trattato con Bodywork Transpersonale® e tecniche di creativita’

lok

Andrea* arriva in studio accompagnato dai suoi genitori. E’ un bambino di 9 anni, due grandi occhi scuri e una massa di capelli castani “sparati” stile Dragon Ball.
E’ impossibile non notare i suoi tic: gli occhi strizzati in continuazione ruotano spesso all’indietro, le spalle rigide e chiuse si alzano contraendosi, le gambe sono contratte e pesanti e il respiro bloccato.
“ Le gambe sono sempre stanche e mi fanno male, ho mal di pancia e la rabbia in testa….gli amici mi prendono in giro…non sopporto più un mio compagno….andare a basket è faticoso…..”
Vorrebbe fare cose piacevoli e divertenti ma è stanco, si sente come un burattino, manipolato dai suoi compagni e spesso accusato ingiustamente e incapace di difendersi.
E’ un bambino molto intelligente, sensibile, vivace e appassionato di animali e di pietre.
Subito gli consiglio dei fiori di Bach spiegandogli che sono delle gocce che ci aiutano a svegliare le nostre potenzialità addormentate e ad accordare le emozioni stonate della nostra anima. Questo gli piace e le prende volentieri.
In studio iniziamo a lavorare usando dapprima gli strumenti musicali e i colori che lo attraggono particolarmente. Ci giochiamo iniziando ad ascoltare le sensazioni che il corpo comunica, esprimendole attraverso gli strumenti ed i colori.

Dopo qualche incontro inserisco il Bodywork Transpersonale e la creazione di storie stimolanti dalla tecnica del Biodramma. L’obbiettivo, oltre che quello di far scaricare le energie bloccate, è di far prendere coscienza ad Andrea delle sue tensioni attraverso il lavoro psicocorporeo, i colori, le immagini, la creazione di storie, proiezione dei suoi vissuti, stimolando così nuove consapevolezze e nuove memorie psicosensoriali.
“Nella testa e nella pancia c’è nero….nelle gambe è tutto rosso….le mani?…ah…non le ho disegnate…”
Così giochiamo un po’ con il Bodywork, ascoltando e mettendo a fuoco le sensazioni che il corpo sta comunicando e che si trasformano in una storia….

“ Il protagonista si chiama Lok…si trova di fronte ad un portale nero (la pancia) con dentro tante emozioni negative. Servono cinque amuleti per aprirlo….Escono spiriti neri con occhi rossi. Hanno tolto la felicità a Lok….”
Proviamo a lavorare con il respiro per allentare le tensioni e drammatizziamo con il corpo per attivare nuove energie.
“Quando respiro entra il colore della felicità, il giallo, il colore della luce che fa uscire il negativo e fa spazio alla luce e alla felicità e Lok diventa un Lok Nuovo, circondato da luce” .
Lok cambia look! La mutazione ha inizio!

Continuiamo a lavorare con le solite modalità, Andrea è molto disponibile e continua a venire agli incontri con piacere; sente che sta un po’ meglio, che gli occhi fanno meno male, è meno stanco, meno impaurito dai suoi compagni.

Ecco che le sue gambe si “colorano” di giallo e viola, i colori dell’energia che fluisce libera e dell’urgenza di esprimersi; il bacino e la pancia diventano verdi, c’è allegria, voglia di fare qualcosa di bello, di andare nei prati. Nella schiena e nelle spalle c’è il blu del riposo; le braccia marroni le paragona al tronco di un albero: ”mi sento solo, sperduto, non ritrovo la strada per andare avanti”. Nel collo e nella testa, gialle, c’è allegria, divertimento, furbizia ma nei capelli c’è il nero: “mi sono perso, sono nel vuoto totale…”. Negli occhi, che dipinge di verde scuro come la pianta dell’edera, c’è una nuova consapevolezza “se voglio posso superare le difficoltà”!
Continuiamo a lavorare giocando a “calci e pugni”, rilassandoci, colorando e inventando storie e ecco che “il Disseminatore malvagio che porta malvagità, si esaurisce e muore e l’incantesimo si rompe e il ragazzo prigioniero è libero e si trasforma in indovino della luce”
Il lavoro continua fluido, a volte con momenti di stallo fisiologici, necessari ad una elaborazione e ad un adattamento alle nuove consapevolezze, alla nuova immagine di sé che sta crescendo.
Dopo quasi un anno di incontri settimanali, ora continuiamo a vederci con Andrea anche se con incontri meno ravvicinati. Andrea si sente più sicuro, i tic sono spariti, quando è più stanco si lamenta per un po’ di dolore al collo e alle spalle ma sa riconoscere le sue tensioni, ne è consapevole e così, con un po’ di respirazioni e qualche movimento, il fastidio si allenta e scompare.
A scuola ha affrontato uno dei bulletti della classe e questo lo ha fatto sentire molto più forte e sicuro di sé: “finalmente reagisco!”.

supergufo

Ed ecco che arriva la storia di Supergufo: “c’era un bambino che trova una bottiglia con un liquido verde, si rompe ed esce una fata che lo trasforma in SuperGufo. Prima il bambino lo prendevano in giro, adesso reagisce e aiuta i bambini liberandoli dai prepotenti”

Non ha più mal di testa prima di andare a scuola e si sente libero di vivere i suoi spazi senza mettersi in disparte, si sente cambiato, sente di essere cresciuto fisicamente ma anche dentro:“ è come un’evoluzione dell’anima, dei sentimenti” e crea questa storia: “Nella Terra di Sayan, la terra dove ci sono le Creature che evolvono, viveva un ragazzo di 9 anni di nome Goku…..un giorno il nonno gli narrò una leggenda che diceva che da un altro mondo, si poteva

Loki, nella mitologia norrena è il dio della astuzia e del caos
Loki, nella mitologia norrena è il dio della astuzia e del caos

chiamare un drago di nome Shenron, che poteva esaudire un desiderio a piacere ma che per chiamarlo bisognava raccogliere Sette Sfere. Una sua amica chiamata Bulma gli costruì un aggeggio chiamato Radar che lo avrebbe aiutato a trovare le Sette Sfere. La prima si trovava in un deserto chiamato Deserto delle Tartarughe……….Goku lottò fino all’ultimo per prendere le Sette Sfere ma venne ferito gravemente, stava per morire, quando all’improvviso un bagliore di luce gialla lo avvolse, un’onda energetica, e lui cambiò aspetto, i capelli, prima neri diventarono biondi, rizzati verso l’alto. Diventò più muscoloso e più forte…..si era evoluto!”

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Articolo di Elisabetta Baccanti
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* Per rispetto della privacy del piccolo paziente e’ stato modificato il suo nome e sono stati omessi particolari che lo renderebbero riconoscibile

Loki  in versone comics ancora costellato nell’inconscio collettivo

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