Attacco al cuore dell’uomo
L’amore, il lavoro e la conoscenza sono le fonti della nostra vita. Dovrebbero anche governarla.
Wilhelm Reich
L’attacco è al cuore. Non ci si accontenta di colpire il lavoro, la famiglia, la cultura, le istituzioni, si mira ad una destrutturazione completa dell’uomo. Sin qui è stato il prologo, la preparazione del grande attacco finale che oggi è in atto.
La campagna di sterminio della libertà umana ed asservimento dell’anima è da molti anni attiva, ma la offensiva finale la possiamo fare iniziare dalla grande operazione mondiale di forzatura alla introduzione nel corpo di sostanze ancora in sperimentazione, su cui è stata lamentata da più voci autorevoli una grave mancanza di trasparenza. Tali sostanze sono notoriamente dotate della caratteristica di penetrare nel cuore della cellula, nel dna, inducendo nello stesso reazioni. Tutto questo è stato unito alla implementazione di misure restrittive e coercitive alla popolazione che non vedevamo in Occidente dal tempo del fascismo: censura, lasciapassare, inibizione della libera circolazione, radiazioni, sospensioni, licenziamenti, soffocamento violento delle proteste, congelamento di conti correnti, campi di detenzione, confinamento, asservimento della stampa, impossibilità di assistere i propri cari ospedalizzati o morenti, interpretazione a dire di molti criticabile del dettato costituzionale, mancanza di libero dibattito scientifico, di approfondita analisi degli effetti avversi, di trasparente comunicazione alla popolazione.
Altro attacco è alla identità sessuale, con la diffusione tra i giovani sin dalla infanzia, proprio nel delicato momento dello sviluppo, di una versione estremizzata e politicizzata di quella che è popolarmente conosciuta come teoria “gender”, con il suo corredo di terapie farmacologiche ed operazioni irreversibili precoci fatte anche scavalcando la potestà genitoriale.
Un altro segno dei tempi é oggi la campagna in atto per la promozione del consumo alimentare degli insetti. Con questa si vuole indurre nelle masse una variazione nella alimentazione di cui molti lamentano la possibilità di effetti nocivi sulla salute, ma soprattutto si vuole forzare a superare una barriera verso il basso, con l’accettazione di quello che si è sempre vissuto come degradante, scatologico, ripugnante.
Queste sono alcune operazioni psicologiche di massa del momento, con tanto di influencers e testimonials, che saranno probabilmente sostituite, attraverso un circuito di feedback continuo della loro efficienza ed efficacia, da ulteriori campagne promozionali o emergenziali-coercitive, accomunate tutte dalla caratteristica di tendere alla decostruzione della identità umana per il suo rimodellamento. E non parliamo del succedersi di mode culturali o della loro normale evoluzione, come una parte della popolazione viene indotta a credere. La destrutturazione è profonda e mira al cuore della personalità e della organizzazione civile.
Se a questo uniamo altri elementi quali la pervasività progressiva della informatica e cibernetica, che entra nelle case attraverso serventi cibernetici antropomorfizzati e centralizzati – Alexa accendi la luce – ed al contempo il tentativo di introdurre una interfaccia uomo macchina – i giovani svedesi con il microchip che fa figo – ed un controllo sempre più capillare ed oppressivo di ogni individuo fatto passare anche attraverso la imminente moneta digitale centralizzata programmabile CBDC e l’internet delle cose, ci possiamo fare un quadro chiaro di quello che sta avvenendo.
É un attacco ai cuore dell’uomo, che prevede due possibili vie di uscita. La prima, che probabilmente coinvolgerà le masse inconsapevoli, sarà quella del grande reset, del progressivo transumanesimo, della robotizzazione dell’uomo privato di sovranità, autonomia, anima. Queste capacità superiori essendo sempre più sostituite su un piano più grezzo e quantitativo da un aumento della potenza di calcolo e della connessione digitale controllata. Una catena che prometteva di unire gli uomini, ma che si fa sempre più stretta. L’altra strada è quella del grande risveglio, che sarà in un primo periodo probabilmente riservato ad una minoranza impopolare e perseguitata. Un processo catalizzato proprio dall’avanzare del grande reset, che sta inducendo una parte della popolazione a percorrere una strada antica di crescita interiore, che porta allo sviluppo di una resistenza alla ipnosi di massa, alla individuazione, al lavoro su di sé ed alla conquista di stati mentali sin qui riservati a filosofi, artisti, mistici e saggi. Questo percorso sta portando alla nascita di un nuovo stadio evolutivo multiprospettivale che potremmo con Ken Wilber e Jean Gebser chiamare integrale. Una parte della umanità riuscirà a sfondare la noosfera, il regno della mente, del pensiero pensato da altri, nel quale oggi siamo imprigionati inconsapevolmente come in una tela di ragno, per accedere al silenzio interiore, alla apertura del cuore ed alla capacità di controllo sulla attività cognitiva.
Tutto ciò sta assumendo anche la forma di una lotta tra strapaese e stracittá, tra romantici e moderni, o tra Sith e Jedi, in uno scenario da apocalittici ultimi tempi ( la guerra si avvicina al cuore dell’Europa). In realtà possiamo leggere tale scenario come una fase del cammino evolutivo della umanità, denso di pericoli e di lotte come sempre, che porterà a conquistare un nuovo piano di coscienza, prima da parte di un gruppo di pionieri e poi da numeri più consistenti.
L’attacco al cuore sta creando forzatamente una mutazione importante, niente sarà più come prima e starà a noi scegliere tra la schiavitù tecnocratica e la psicopatica manipolazione che ci propongono le élites di potere o la creazione ed il consolidamento di un nuovo livello di coscienza.
Articolo di Massimo Soldati
Homo Deus o homo diabolicus? Attacco al cuore dell’uomo.
19 gennaio 2023
www.aipt.info/homo-deus-o-homo-diabolicus
Questo articolo non ha bibliografia.
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