Il poeta sufi Jalal ad-Din Muḥammad Rumi è uno dei più amati e popolari del nostro tempo. Questo grande mistico, infiammato dalla ebrezza divina, fu il fondatore della confraternita sufi dei “dervisci rotanti”. Importante nella sua vita fu l’incontro con Shams-i Tabrīz (il sole di Tabrīz), anche lui poeta e mistico ricercatore, simile nell’animo agli asceti cristiani russi o ai sadhu indiani, che gli dette il fuoco della passione e della follia divina. Rumi seppe unire questa pazzia estatica con la visione di di Ibn al-‘Arabi, teorizzatore della Waḥdat al-Wujūd, ovvero la Unità dell’essere.
Massimo Soldati
Articolo:
Gurdjeff ed il lavoro su di sé