È stato pubblicato nel maggio scorso per i tipi di Crisalide, una casa editrice particolarmente attenta al movimento transpersonale, La Visione Integrale, una breve introduzione al rivoluzionario approccio integrale alla psiche, alla scienza, alla cultura e alla società di Ken Wilber. Un grazie a Crisalide, che porta al pubblico italiano testi importanti, che altrimenti passerebbero inosservati. Questo saggio è assolutamente da leggere per avere una introduzione rapida e scorrevole alla Teoria Integrale di Ken Wilber. Si legge infatti facilmente e dà una panoramica del suo tentativo di creare una visione del mondo nella quale un approccio olistico viene unito ad una precisione filosofica e scientifica. Nel corso della storia c’è sempre stata una lotta tra le fazioni degli analitici, quelli che amano scomporre con precisione gli eventi per comprenderli, e dei sintetici, quelli che invece ritengono che, magari a scapito della precisione, è necessario privilegiare uno sguardo d’insieme, tra empiristi e razionalisti, tra materialisti e spiritualisti, tra ermeneutici ed epistemici, ecc. Rari sono invece i tentativi, ad esempio Gadamer con il suo concetto di Circolo ermeneutico, di creare un quadro generale che mette in correlazione tutti gli elementi.
Nel caso di Wilber abbiamo qualcosa in più, la consapevolezza che siamo sul limitare di un cambiamento epocale della coscienza umana, che il tempo delle lotte tra fazioni è finito e che un nuovo livello sta per essere raggiunto. In questo nuovo livello di coscienza vanno integrate sia le ragioni della mente, che quelle del cuore, abbandonando rigidità parziali da una parte e pressappochismi romantici dall’altra. La Visione Integrale aiuta non solo a capire meglio il mondo, ma anche a capire meglio se stessi, e non solo a comprendere, ma anche ad agire e trasformare, nel senso della crescita. Il tema della evoluzione della persona e della società è estremamente presente in Wilber, che nel corso della sua vita è passato attraverso almeno 5 risistematizzazioni del suo pensiero. Questo che per alcuni potrebbe apparire leggerezza, è per l’autore un punto di merito, nell’ammettere di essere una persona in crescita ed anche che la sua visione del mondo è necessariamente, nonostante l’impegno verso una teoria del tutto, parziale, perfettibile e limitata.
La Visione Integrale è uno strumento prezioso che, come un catalizzatore, aggiunge una marcia in più ad una quantità di processi e discipline, dalla architettura alla medicina, dalla crescita personale allo sport, dalla filosofia alla pratica quotidiana, dalla psicologia al counseling, dalla economia alla ecologia. Essa è centrale in un approccio al counseling di tipo integrativo e transpersonale che caratterizza la nostra scuola AIPT di Integrazione Posturale di Milano. Il concetto di base che viene condiviso è che la creazione di uno spazio nel quale essere se stessi e prendere contatto con la compresenza delle proprie parti e dimensioni, nel quale relazionarsi autenticamente con se stessi e con il mondo, di per sé innesca un processo che porta evoluzione e completezza, autenticità e crescita.
Consiglio perciò la lettura del libro, che è agile e svelta, ricordandosi però che questo è un tentativo di rendere semplice la complessità di una struttura di grande profondità, una sorta di prezioso bigino che ci permetterà uno sguardo d’insieme, ma un po’ superficiale. Attenzione perciò a non dare per scontato quello che viene espresso volutamente in maniera molto semplice e didattica, e che non può avere la stessa intensità e significatività che si può trovare nelle altre opere dell’autore.
Massimo Soldati
Milano, 11-11-15.